Si è concluso ieri l’evento Welfair: la fiera del fare sanità, un evento di tre giorni, che ha riunito i principali attori e portatori di interesse, per trovare soluzioni sui singoli processi sanitari e sullo sviluppo dell’intero ecosistema sanitario.
Per la FNO TSRM e PSTRP ha partecipato la Presidente Teresa Calandra, i Componenti del Comitato centrale Roberta Massa e Riccardo Orsini, e Maria Rita Venturini, Presidente della Commissione di albo nazionale degli Educatori professionali.
Intervenendo al tavolo sulle nuove frontiere della sanità digitale, la Presidente Calandra ha sottolineato il ruolo strategico delle tecnologie digitali, compresa l’IA, evidenziando come queste siano alleati indispensabili per tutte le professioni sanitarie: «Crediamo che le tecnologie digitali ed anche l’IA siano un mezzo per migliorare il fine ultimo di ogni professione sanitaria. Il lavoro dei professionisti deve puntare a un’evoluzione delle proprie competenze, utilizzando e massimizzando gli strumenti che sono disponibili per rendere più efficace e coerente la risposta ai bisogni delle persone».
Partecipando a una sessione dedicata alle competenze da integrare per sostenere la trasformazione dell’assistenza, Riccardo Orsini ha parlato di skill mix, task shifting e task sharing, con l’obiettivo di superare le barriere tra le professioni, pur rispettando i ruoli specifici di ciascuna. Orsini ha sottolineato: «Le competenze trasversali saranno fondamentali; rappresenteranno il terreno comune su cui costruire una sanità moderna e realmente condivisa. Servono nuovi modelli organizzativi per far fronte alla grave carenza di personale, puntando su una presa in carico capillare e con vocazione territoriale. Non possiamo immaginare una sanità divisa in compartimenti stagni, in cui ogni professione opera isolatamente».
Sul tema della salute negli ambienti “indoor”, Roberta Massa ha messo in luce l’importanza del ruolo degli Assistenti sanitari nel promuovere una cultura della prevenzione e della sostenibilità: «Abbiamo il dovere di identificare e promuovere pratiche orientate alla salute per migliorare gli spazi di vita e ridurre l’impatto delle malattie croniche e rare, coinvolgendo attivamente i vari stakeholder. Questo include un ruolo di advocacy per la definizione di politiche sulla qualità dell’aria e la promozione di un’edilizia sostenibile, così da creare ambienti salubri per tutti».
Al tavolo sulla salute mentale, Maria Rita Venturini ha sottolineato l’esigenza non più procrastinabile di affrontare la carenza dei professionisti nei servizi e la necessità di lavorare per superare il tabù della salute mentale ancora dilagante nel nostro Paese. E’ necessario sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di prendersi cura del proprio cervello, al pari di qualsiasi altro organo così come è necessario lavorare sulla cultura e sul benessere mentale sui luoghi di vita e di lavoro. La salute mentale è un bene prezioso che appartiene all’intera comunità e pertanto va tutelato a tutti i livelli. La protezione della salute mentale deve costruirsi su un sistema integrato che eviti il rimpallo di competenze ed agire in maniera responsabile e responsabilizzante sui territori dove le persone vivono la quotidianità.