Conciliare allattamento e lavoro.
È il messaggio delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, promotori del webinar dal titolo “Allattamento e lavoro, tutelare entrambi fa la differenza per le famiglie”.
L’iniziativa è nata dall’impulso della Settimana mondiale dell’allattamento, che si celebra all’inizio del mese di ottobre, e che quest’anno ha acceso i riflettori sul complesso rapporto tra allattamento e lavoro. Infatti,al giorno d’oggi, la ripresa dell’attività professionale è tra le maggiori cause di abbandono dell’allattamento, specie se la mamma deve tornare presto al lavoro.
Dal recente rapporto del “World Breastfeeding Trends Initiative”, (WBTi) WBTI Italy report (fonte: ibfanitalia.org), il cui obiettivo è verificare la messa in pratica della strategia globale per l’alimentazione dei lattanti e dei bambini, coordinato in Italia dall’organizzazione IBFAN e di cui la FNO TSRM e PSTRP è stata tra i partner del processo di valutazione, emerge che il nostro Paese si posiziona poco sopra il livello soglia, con un punteggio di 67 su 150.Il “sistema di sorveglianza bambini 0-2” dell’Istituto superiore di sanità, dal canto suo, ha stimato che nel 2022 l’allattamento nella fascia d’età 0-2 anni era del 46,7%, con una disparità importante sul territorio nazionale. Tanto ancora va fatto.
Alla luce di questo quadro, per sostenere le famiglie e realizzare condizioni compatibili con l’allattamento nel contesto lavorativo post pandemico occorre che tutti facciano la propria parte, come affermato da Teresa Calandra, Presidente della FNO TSMR e PSTRP a margine dell’evento: «L’allattamento deve essere supportato dal sistema sanitario e dalla comunità, anche nel posto di lavoro. Il sostegno e la promozione all’allattamento deve diventare un cardine della nostra cultura».
Pertanto le professioni sanitarie TSRM e PSTRP, consapevoli dell’importanza della tutela sociale e del sostegno sul posto di lavoro, hanno fatto il punto della situazione ponendosi in ascolto di diverse voci nel contesto lavorativo e nelle consuetudini genitoriali. Comprendere la loro prospettiva e le loro esigenze è il primo passo per ideare politiche e leggi adeguate, nonché per ottimizzare gli interventi di advocacy e supporto.
Giovanni De Biasi, Componente del Comitato centrale della FNO TSRM e PSTRP con delega alle relazioni con le persone assistite e loro soggetti di rappresentanza, ha sottolineato l’impegno della Federazione nazionale per l’iniziativa intrapresa: «Un tema determinante per il sostegno all’allattamento, considerando che le limitazioni sul posto di lavoro rimangono la ragione più comune per cui le donne non allattano oppure smettono prima di quando raccomandato. E anche se la normativa prevede congedi di maternità e parentali adeguati, è fondamentale il sostegno sul posto di lavoro per entrambi i genitori che devono essere informati e sostenuti ciascuno per il proprio ruolo. La FNO TSRM e PSTRP da sempre attenta alla salute dei cittadini, in questo caso dei più piccoli e delle loro famiglie, con questo webinar, che ha messo a confronto istituzioni, professionisti sanitari, datori di lavoro, lavoratori e lavoratrici; ha avuto l’obiettivo di affrontare e contestualizzare queste tematiche nella nostra comunità professionale».
Il webinar è stato ideato e organizzato dal gruppo di lavoro della Federazione nazionale “Allattamento e TSRM e PSTRP”, coordinato da Monica Garraffa, che ha ribadito l’impegno nel promuovere un approccio inter-professionale, a sostegno di politiche inclusive nei confronti delle donne nella fase di allattamento. «Con questo webinar il gruppo di lavoro sull’allattamento della Federazione nazionale continua il suo impegno volto a incrementare un linguaggio comune tra le 18 professioni sanitarie ponendo al centro le famiglie e intorno gli attori fondamentali per creare un ambiente e una politica socio sanitaria accogliente che favorisca l’allattamento per le mamme che lo desiderano. I genitori necessitano del supporto dell’intera società per allattare, una libera catena calda che rispetti il codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno» ha commentato Garraffa.
Durante l’evento sono stati presentati approfondimenti e testimonianze che hanno messo in luce l’importanza di creare ambienti di lavoro favorevoli all’allattamento, per garantire alle donne la possibilità di continuare a nutrire il proprio figlio, in modo naturale anche durante le ore lavoro. Sono intervenuti diversi rappresentanti istituzionali, che hanno contribuito alla discussione, tra cui Alessandra Gallone, Consigliera delegata del Ministero dell’università e della ricerca, Gilda Sportiello, Deputata parlamentare Movimento 5 stelle e Maria Enrica Bettinelli, Coordinatrice WBTi Italia.
All’evento ha partecipato anche Alessandro Beux, Presidente del centro studi SAPIS, il quale ha manifestato interesse nei confronti di questa delicata tematica: «La relazione esistente tra allattamento e lavoro è da studiare in modo più approfondito, non dando per scontato che quel che sappiamo sia tutto quel su cui fondare le nostre decisioni – ha commentato Beux – Un contributo alla miglior comprensione proverà a darlo il centro studi SAPIS, voluto dalla nostra Federazione nazionale proprio per meglio indagare ogni dimensione che, direttamente o indirettamente, interessa le professioni sanitarie rappresentate».