La prevalenza dell’ipoacusia aumenta notevolmente oltre i 60 anni. Secondo recenti dati* tra il 2017 e il 2020 più del 20% degli italiani over 65 ha riferito una perdita uditiva, ma meno del 6% utilizza un apparecchio acustico. Questa condizione colpisce allo stesso modo uomini e donne, con una percentuale che raggiunge il 47% tra gli over 85.
In occasione delle celebrazioni per la Giornata nazionale dell’ascolto, organizzata dalla Società italiana di audiologia e foniatra (SIAF), per supportare attività cliniche che coinvolgono difficoltà acustiche e del linguaggio.A Roma, grazie all’interazione tra Società scientifiche, FNO TSRM e PSTRP e portatori di interessi, si è discusso per delineare percorsi specifici, con un impatto sull’organizzazione sanitaria sia ospedaliera che territoriale, incentivando la presa in carico multiprofessionale, come ha dichiarato lo stesso Presidente SIAF, Nicola Quaranta.
Dilva Drago, Componente del Comitato centrale della FNO TSRM e PSTRP, ha sottolineato l’importanza delle società scientifiche, riconosciute dalla legge 24 del 2017, per il loro ruolo nei confronti sia dei professionisti sia degli assistiti. Ha evidenziato come meno del 50% delle linee guida pubblicate fino al 2023 siano state redatte in collaborazione con altre società scientifiche, e pochissime di queste in collaborazione anche con le Associazioni tecnico-scientifiche, e ha richiamato l’attenzione sui Piani nazionali di prevenzione e cronicità. Dilva Drago ha ribadito l’importanza di aggiornare i LEA e di lavorare in modo dinamico e flessibile, puntando alla multidisciplinarità e interprofessionalità, per supportare le persone con difficoltà uditive.
Pietro Cino, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici audiometristi, ha posto l’accento sulle difficoltà che spesso gli anziani incontrano nell’accesso ai servizi, proponendo modifiche ai codici tariffari relativi alla riabilitazione uditiva, vestibolare e tubarica, ribadendo l’importanza della sinergia tra la figura professionale da lui rappresentata e altre figure professionali in ambito audiologico, sottolineando il valore dell’interprofessionalità.Patrizia Longo, della Commissione di albo nazionale dei Logopedisti, ha ribadito l’importanza dell’ascolto, che rimane una delle sfide più difficili, e ha sottolineato il valore della diagnosi precoce, invitando a non perdere tempo prezioso in questo ambito e ha evidenziato come il paradigma dell’azione dei Logopedisti, che non si limitano a un approccio tecnico, ma si concentrano sulla riabilitazione in una prospettiva multidimensionale, mirata a soddisfare i complessi bisogni di cura dei cittadini, aiutando le persone a reintegrarsi nella vita sociale.
Gianni Gruppioni, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici audioprotesisti, ha ribadito, in una prospettiva sinergica, che il Sistema sanitario non può funzionare come un insieme di compartimenti stagni, ma richiede un dialogo costante e collaborativo tra le diverse figure coinvolte. Il rapporto con il Medico rimane cruciale, ma le persone assistite devono ricevere un trattamento integrato e condiviso tra tutti gli attori, nel processo di cura.
*dati del sistema di sorveglianza PASSI d’Argento, che monitora la popolazione anziana.