In occasione dell’anniversario della prima Conferenza internazionale per la promozione della salute, organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ottawa dal 7 al 21 novembre 1986, celebriamo oggi la Giornata dell’Assistente sanitario. Questa ricorrenza onora una professione che, da oltre un secolo, ha accompagnato la crescita e la tutela della salute della nostra società per oltre un secolo.
Fondata nel 1919, all’indomani della Prima Guerra mondiale, la professione dell’Assistente sanitario nasce per rispondere alle esigenze di un’Italia colpita da malattie e povertà.
Da allora, gli Assistenti sanitari hanno accompagnato ogni fase dell’evoluzione sociale e sanitaria del Paese, adattandosi alle esigenze della popolazione e affrontando con dedizione ogni sfida.
Fin dalle sue origini nel XX secolo, l’Assistente sanitario ha operato capillarmente nei territori, raggiungendo anche le aree più remote, e portando assistenza nelle case.
Durante il primo dopoguerra, fu protagonista degli interventi per contrastare le malattie infettive e promuovere l’educazione sanitaria, contribuendo all’eradicazione di patologie gravi come la tubercolosi e la malaria.
Questo approccio proattivo e orientato alla prevenzione ha permesso di mettere la salute della popolazione al centro della propria missione.
La storia dell’Assistente sanitario è una storia di trasformazione, evoluzione e resilienza. È una figura che ha saputo adattarsi ai mutamenti sociali e alle nuove esigenze della sanità, diventando sempre più il fulcro dell’interazione tra la comunità e le istituzioni.
Con un approccio orientato alla prevenzione e alla personalizzazione dei percorsi di salute, l’Assistente sanitario si è guadagnato, anno dopo anno, la fiducia dei cittadini e il riconoscimento di essere una “cerniera” fondamentale per il sistema sanitario rafforzando il collegamento tra utenti e sistema sanitario, sia per le fasce vulnerabili sia per la popolazione generale.
Durante l’emergenza SARS-CoV-2, la centralità dell’Assistente sanitario è emersa con forza. La sua presenza sul territorio e il suo lavoro di prevenzione e supporto sono stati fondamentali per mitigare l’impatto della pandemia. Oggi, in un mondo post-pandemia, il suo ruolo si conferma essenziale per affrontare le nuove sfide sanitarie globali, continuando a sostenere un sistema sanitario solido e sostenibile.
In un contesto caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle disuguaglianze sociali, l’Assistente sanitario assume un ruolo strategico nella promozione del benessere e della prevenzione.
Ogni intervento preventivo rappresenta un passo avanti verso una sanità più equa, capace di tutelare la salute dell’intera comunità. È per questo che è essenziale valorizzare e integrare sempre di più questa figura nei programmi di sanità pubblica.
Per potenziare l’impatto dell’Assistente sanitario, è fondamentale investire in un maggiore riconoscimento istituzionale e in percorsi formativi aggiornati. Le nuove tecnologie, come la telemedicina e gli strumenti digitali avanzati, possono rafforzare l’assistenza territoriale, rendendo la prevenzione uno dei pilastri del Servizio sanitario nazionale.
Grazie al suo approccio umano e capillare, l’Assistente sanitario guiderà la transizione verso un modello di sanità più inclusivo e orientato alla persona.
In questa giornata speciale, celebriamo il passato, il presente e il futuro dell’Assistente sanitario. La Commissione di albo nazionale degli Assistenti sanitari ringrazia tutti i colleghi per la loro dedizione e per l’impegno quotidiano che rappresenta un baluardo di tutela della salute per ogni cittadino.
Gli Assistenti sanitari sono, a pieno titolo, i “custodi della salute pubblica, giorno dopo giorno”.
La Commissione di albo nazionale degli Assistenti sanitari
Roma, 21 novembre 2024