Come ogni anno il 2 ottobre si è celebrata la giornata internazionale dell’Educatore professionale (nel linguaggio internazionale Social Educator), istituita nel 2009 da AIEJI, Associazione Internazionale degli Educatori professionali, con l’obiettivo di far conoscere l’importanza della nostra professione in tutto il mondo.
La Commissione di albo nazionale degli Educatori professionali ha colto l’occasione per augurare a tutti i colleghi di svolgere con entusiasmo e professionalità “il lavoro più bello del mondo”: «Siamo consapevoli che le nostre professionalità e competenze facciano la differenza nella vita delle persone, grazie al nostro impegno le accompagniamo nei percorsi di autonomia e autodeterminazione, oltre la loro condizione di fragilità».
La Giornata è stata l’occasione per invitare tutti gli Educatori professionali a riflettere sugli effetti che il proprio lavoro genera in termini di benessere psichico, fisico, emotivo e sociale (in una sola parola salute) nelle persone destinatarie degli interventi professionali, un lavoro svolto facendo propri i principi di libertà, eguaglianza e partecipazione, sanciti dall’art. 3 della Costituzione italiana.
Proprio con riferimento a questi capisaldi, la Commissione di albo nazionale degli Educatori auspica un futuro in cui siano garantiti e tutelati i diritti di tutte le persone, obiettivo che questi professionisti continueranno a difendere, mettendo in campo tutte le conoscenze e competenze proprie della nostra professione.
La Giornata internazionale dell’Educatore professionale ricorre nella stessa giornata che le Nazioni unite hanno dedicato alla “nonviolenza”. Gli Educatori professionali, che si occupano delle persone fragili, sanno bene quanto la cultura di pace e dell’inclusione sia di fondamentale importanza per una società che voglia dirsi moderna e civile.
Riprendendo le parole di Gandhi “La nonviolenza è la più grande forza a disposizione del genere umano, è più potente dell’arma più distruttiva che l’uomo possa concepire”, i componenti della Commissione hanno spronato tutti gli iscritti agli albi degli Educatori professionali degli Ordini TSRM e PSTRP: «Usiamo questa forza nella quotidianità del nostro lavoro: il lavoro più bello del mondo».
Roma, 3 ottobre 2022
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