Gregorio Cosentino, Ingegnere elettronico brillante con un passato in Olivetti, Microsoft, IBM, Enel; docente presso Università “Sapienza” e “Tor Vergata” di Roma, consulente per il Ministero dell’interno per lo sviluppo di servizi informatici per la Sicurezza civile, i Servizi sociali e le Relazioni con il pubblico, ha fatto del lavoro una passione e di una passione un progetto comune.
Si appassiona prima alle necessità ICT (Information and Communication Technologies) della pubblica amministrazione, per poi intuire come l’innovazione digitale fosse in grado di migliorare l’efficacia e l’efficienza della sanità e potesse svolgere un ruolo chiave sia nell’evoluzione dei modelli assistenziali, sia in quelli organizzativi, ma capisce che lo sviluppo dei progetti di sanità digitale non è dato né dalla tecnologia in sé, né dalla digitalizzazione dell’esistente, quanto piuttosto dalla riorganizzazione e il ridisegno del sistema e dei processi.
Fa quindi della sanità digitale il suo primario campo di interesse e comprende profondamente che la trasformazione digitale del SSN deve partire dalla rilevazione dei bisogni formativi, professionali e organizzativi delle persone che operano al suo interno, e come questo abbia bisogno di un investimento in cultura e competenze digitali. Se l’innovazione era la chiave di volta del progresso, le sole tecnologie potevano poco se non c’era “lo sviluppo di una cultura del fare e trasformare, la formazione del personale e del cittadino, l’approccio politico e manageriale, lo sviluppo di standard e soluzioni innovative”.
Dalla necessità di promozione di una cultura in sanità digitale nasce l’idea dell’Associazione scientifica per la sanità digitale (ASSD) e nella fondazione di questa società scientifica Gregorio Cosentino ci coinvolse. La volontà che ASSD avesse tra i suoi soci fondatori rappresentanze delle professioni sanitarie conferma il valore imprescindibile che poneva nei professionisti che vi operano.
Sua ferma convinzione era che il primo passo da compiere fosse lo sviluppo delle competenze, dagli operatori che in sanità digitale progettano i sistemi, ai sanitari che li utilizzano per le attività di prevenzione cura e riabilitazione per arrivare alla popolazione, alle persone assistite e ai loro caregiver, l’altro elemento della relazione di cura. Riteneva altresì importante supportare i professionisti della salute nell’avvio e nel perfezionamento di percorsi di sanità digitale e di innovazione delle modalità di cura, approfondendo gli aspetti tecnologici, ma anche di appropriatezza della cura, organizzativi, sociali e psicologici connessi all’utilizzo delle tecnologie ICT nei processi di cura.
Aveva la capacità di fare rete e mettere in rete persone, associazioni, enti per operare in un contesto poliedrico, multiprofessionale, multidisciplinare, teso allo sviluppo delle competenze digitali per tutti a partire dall’alfabetizzazione di base della popolazione. Si sono così coagulati attorno al primo nucleo fondatore di ASSD, importanti esperti della materia e associazioni tecnico scientifiche delle professioni sanitarie, aprendosi poi al sociale e quindi alle associazioni dei pazienti in modo che tutti gli stakeholders fossero rappresentanti nell’ecosistema di ASSD.
Questa associazione è diventata per quanti ne fanno parte una comunità di pratica e di apprendimento, dove si cresce in conoscenza della tecnologia nei sistemi di cura, dove si compie un apprendimento continuo attraverso la condivisione delle proprie conoscenze e di quelle degli altri. Questo si è realizzato grazie alle capacità di Cosentino che con garbo e gentilezza riusciva a comunicare la sua passione e il suo entusiasmo, sapeva motivare diventando un riferimento umano oltre che scientifico. Una comunità di pratica dove si produce conoscenza a disposizione di tutti. Divulgatore scientifico ha tenuto e organizzato con ASSD corsi, seminari, convegni, coinvolgendo ampiamente gli iscritti, siglato degli accordi con ospedali, università e consorzi interuniversitari ai fini formativi. Elaborato opuscoli divulgativi e libri legati ai bisogni rilevati. Si pensi per esempio ai testi Ripensare la Sanità ai tempi del digitale, ai libri bianchi di ASSD (Fragilità e tecnologie dell’informazione e della comunicazione ICT; Il paziente, la fragilità e la tecnologia. Come riabilitare il sistema salute ed anche; La Sanità italiana dopo l’emergenza coronavirus; Fragilità e tecnologie ICT; Pillole di sanità digitale). Sempre attento ai segni dei tempi aveva dato spazio alla componente femminile con l’istituzione della Commissione donne ASSD producendo i testi Le donne incontrano la salute e le edizioni di La sanità digitale: istruzioni per l’uso, servizi e tecnologie con uno sguardo al femminile, oltre che La sanità digitale professioni sanitarie caregiver e pazienti:know how, critictià e supporto.
Gli insegnamenti di Gregorio Cosentino rimangono il riferimento, la bussola per continuare la sua opera. ASSD continuerà con l’impegno di tutti gli iscritti e anche con l’impegno della nostra Federazione nazionale, che ha ben 18 componenti indicati dalle nostre Commissioni di albo nazionali presenti nel comitato scientifico. Il migliore modo per onorarlo è dare sempre più sostanza e futuro al suo progetto.
Grazie infinite