Fare sinergia tra professioni sanitarie e cooperative per il potenziamento delle reti assistenziali: servono professionalità tecniche, riabilitative e di prevenzione.
Promuovere la creazione di reti di assistenza domiciliare per contrastare la carenza del personale sanitario, alleggerire le liste di attesa e il sovraffollamento delle strutture sanitarie. Questo l’obiettivo del protocollo siglato tra la Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) e la Federazione nazionale delle cooperative sanitarie e sociosanitarie di Confcooperative (Confcooperative Sanità).
Il documento rappresenta un importante passo avanti nella proposta di potenziamento delle professioni sanitarie e nell’ottimizzazione dei servizi di welfare in Italia. Nel contesto attuale, la carenza di personale qualificato va al di là della mancanza di medici e infermieri. In pianta organica mancano professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione assenze che stanno mettendo a dura prova il nostro Servizio sanitario nazionale, sia nella componente pubblica che privata accreditata, ma anche gli erogatori operanti in regime privatistico.
Una situazione che genera notevoli difficoltà, specialmente nei settori dell’assistenza ospedaliera e dell’emergenza-urgenza e rischia di compromettere l’attuazione della Missione 6 del PNRR, del DM 77 e, in prospettiva, l’implementazione della legge 33/2023 in materia di politiche a favore delle persone anziane.
Per affrontare queste sfide, Confcooperative Sanità e la FNO TSRM e PSTRP hanno deciso di collaborare per rafforzare lo sviluppo di tali professioni attraverso l’approccio cooperativo, promuovendo modelli flessibili, sostenibili e non lucrativi.
Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP, ha affermato: «Questo accordo segna un passo fondamentale per il progresso delle nostre professioni. In un momento così critico per il Servizio sanitario nazionale, riteniamo essenziale unire le forze con tutti i soggetti di rappresentanza al fine di affrontare in modo appropriato le crescenti esigenze di salute degli individui, fornendo risposte sicure ed efficaci. La firma di questo protocollo con Confcooperative Sanità è la dimostrazione tangibile del nostro impegno. Vogliamo tracciare nuove strade per migliorare la salute della popolazione, valorizzando massimamente le nostre professioni».
Giuseppe Maria Milanese, Presidente di Confcooperative Sanità, ha sottolineato: «Lo strumento cooperativo nasce per unire il lavoro delle persone, per questo rappresenta un’opportunità di sviluppo importante per le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, con benefici per il sistema nel suo complesso. Si tratta infatti di professionisti che svolgono un ruolo essenziale nella cura delle persone e la loro aggregazione in cooperativa può fare da volano allo sviluppo di modelli assistenziali realmente multidisciplinari, con una capacità di presa in carico avanzata, e finora inedita, dei bisogni di salute degli assisti».
Per questa ragione la collaborazione vuol dar vita ad un tavolo tecnico con rappresentanti nazionali delle diverse professioni coinvolte, per la definizione di modalità evolute di presa in carico, per monitorare eventuali criticità, oltre alla formulazione di prototipi gestionali ed operativi innovativi, personalizzati e multi-professionali per soddisfare i bisogni reali di assistenza e cura delle persone, anche attraverso un coinvolgimento diretto degli assistiti e dei loro caregiver.
Confcooperative Sanità e FNO TSRM e PSTRP lavoreranno in stretta collaborazione per attuare le iniziative previste, con il comune obiettivo di costruire un futuro più sostenibile per le professioni sanitarie in Italia e di migliorare il sistema sanitario italiano, con servizi di alta qualità e rispondenti alle esigenze della popolazione.
Uno dei primi obiettivi sui quali entrambi gli enti si concentreranno riguarda il tavolo tecnico per definire in modo condiviso le migliori modalità di assistenza alle persone, con particolare riferimento alle cure di prossimità e domiciliari svolte dalle professioni sanitarie rappresentante e agli Educatori professionali.
Roma, 6 settembre 2023