Dal 3 al 6 maggio 2023, a Roma, si è tenuto il 17mo Congresso mondiale di salute pubblica all’interno del quale la Commissione di albo nazionale degli Assistenti sanitari, rappresentata da Michela Barbato (Presidente della Commissione di albo degli Assistenti sanitari dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma), ha presentato il poster “Results of the first national survey on vaccines co-administration knowledge and beliefs carried out among Italian Health Assistants”.
Il lavoro ha esposto i risultati della survey che era stata lanciata durante il 1° Congresso della Commissione di albo nazionale degli Assistenti sanitari dello scorso novembre.
L’indagine aveva la finalità di raccogliere informazioni su caratteristiche demografiche del campione intervistato, opinioni e conoscenze sulle co-somministrazioni dei vaccini, aspettative sulla formazione continua sulla tematica delle co-somministrazioni.
Hanno risposto all’indagine 255 Assistenti sanitari di diverse regioni italiane di cui il 69% dedica parte o tutta la giornata lavorativa all’attività vaccinale.
I risultati fanno emergere che gli Assistenti sanitari, considerano le co-somministrazioni vaccinali uno strumento molto utile perché d’aiuto nel tenere il passo con il calendario vaccinale del SSN ,è provato scientificamente che tale pratica non modifica l’efficacia dei singoli vaccini anzi migliora e potenzia la risposta del sistema immunitario.
I contenuti scientifici più rilevanti che un vaccinatore deve conoscere, sono risultati essere in ordine percentuale: i dati sul profilo di sicurezza/tollerabilità; i dati sull’immunogenicità ed efficacia; avere informazioni su eventuali controindicazioni alla co-somministrazione di alcuni vaccini.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici più rilevanti che un vaccinatore deve conoscere, è emersa una particolare importanza attribuita alla presenza della co-somministrazione nelle schede tecniche dei singoli vaccini e la presenza delle co-somministrazioni nel calendario vaccinale regionale e/o in specifiche indicazioni regionali.
Infine, in merito alla formazione continua sulla tematica delle co-somministrazioni vaccinali, gli Assistenti sanitari che hanno risposto al questionario hanno dichiarati di preferire la formazione accreditata – sia residenziale che sottoforma di FAD– molto più che il supporto giornaliero di un collega esperto.
In conclusione la survey ha fatto emergere un bisogno tra gli Assistenti sanitari di acquisire conoscenze scientifiche e tecniche evidence based sul tema della co-somministrazione vaccinale, con uno sguardo quindi anche a quanto già in essere in altri Paesi europei. Su questi input, la Commissione di albo nazionale ha già iniziato ad organizzare corsi di formazione annuali su nuove conoscenze scientifiche in vaccinologia (vai alla FAD annuale sulle vaccinazioni).
La possibilità di affrontare l’esitanza vaccinale e l’introduzione delle co-somministrazioni vaccinali implicano la promozione di una “cultura” nella collettività supportata da modalità comunicative che stiano al passo con i progressi tecnologici e digitali.