Il 21 giugno la professione del Tecnico audiometrista compie 50 anni. In questo lasso di tempo la professione è progredita nei confronti della cura del “sentire” sia nella direzione della misura che in quella dell’ascolto, sostituendo, nel corso di un processo evolutivo che affonda invero le proprie radici in tempi ben più lontani, le antiche pratiche di maghi ed esorcisti derivanti dai primi tentativi di cura, con una professione sanitaria i cui interventi e prestazioni sono solidamente basati su linee guida ed evidenze scientifiche.
Lo sviluppo tecnologico, soprattutto nell’ambito della digitalizzazione, è stato il principale motore di questo processo evolutivo ed ha permesso di implementare strumentazioni sempre più sofisticate, rendendo al contempo semplice e veloce il rilievo di dati biometrici e bioelettrici altrimenti molto complessi.
Sicché oggi, a testimonianza della versatilità di questa professione, sui tavoli da lavoro sono presenti diapason e attrezzature di ultima generazione (ad esempio, quelle che consentono di misurare l’acuità uditiva nei neonati) che raccontano in un solo fotogramma più di trecento anni di storia e strumentazioni differenti.
Questo percorso di maturazione ha portato a comprendere quanto cura e misura siano aspetti strettamente complementari.
Il Tecnico audiometrista, professione purtroppo ancora poco conosciuta, oggi accompagna il “sentire” delle persone sin dai primi vagiti lungo tutto il corso della loro vita, misurando le funzioni uditive e le abilità del cervello di processare i suoni. Il Tecnico audiometrista si occupa del “sentire” a 360 gradi rieducando la percezione acustica e la funzione tubarica, proteggendo e prevenendo i danni uditivi da esposizione, professionale e non, al rumore, istruendo e sensibilizzando la società affinché i limiti (uditivi) non diventino discriminazioni e le persone possano trovare la resilienza necessaria per vivere una vita pressoché normale, prendendosi cura della popolazione, anziana e non, rispetto alle problematiche di equilibrio e partecipando all’applicazione protesica.
La ricorrenza di questo 50esimo ci ha permesso di fare memoria delle radici del passato, quale spinta per vivere il presente, ripercorrendo le tappe antiche e moderne che ci hanno portato ad essere i Tecnici audiometristi di oggi. Per l’occasione è stato pubblicato, sul sito della Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, il lavoro, a cura di Carla Montuschi e Pietro Cino, “La misura del sentire e dell’essere in equilibrio: la nascita del Tecnico audiometrista”. Un modo per celebrare, insieme alla comunità dei Tecnici audiometristi e delle professioni sanitarie, l’inizio del percorso di insegnamento universitario di questa professione presso l’Università di Milano, cogliendo la sfida di essere parte del tessuto interdisciplinare e multiprofessionale.