21 Mar2021
Campagna vaccinale anti Covid-19: il contributo degli Assistenti sanitari
La pandemia da virus SARS CoV2, fin dalle fasi iniziali, è stata accompagnata da una massiccia “infodemia”, ovvero dall’abbondanza di informazioni non sempre accurate, che rende difficile alle persone reperire fonti affidabili quando hanno bisogno di informazioni. Lo scandire di tristi bollettini, simili a quelli di una guerra, che giornalmente riportano il numero dei contagiati, dei ricoveri e dei decessi, ha accompagnato l’ingresso nel gergo quotidiano di concetti tipici dell’epidemiologia ed in generale dell’igiene e Sanità Pubblica quali: “incidenza”, “quarantena”, “sorveglianza”, “immunità di gregge”.
Da qualche mese finalmente siamo giunti ad una svolta e uno spiraglio di speranza si è accesa grazie all’arrivo dei vaccini. Quella che si sta realizzando è una campagna vaccinale senza precedenti, potremmo definirla la più grande e complessa nella storia della lotta alle malattie infettive diffusive, con vaccini già prodotti e somministrati, altri in procinto di essere immessi sul mercato ed altri ancora che stanno ultimando le fasi sperimentali previste prima dell’autorizzazione da parte dell’AIFA e la successiva distribuzione per l’uso.
La sfida è ardua, è una corsa contro il tempo, e non riguarda solo lo sviluppo dei vaccini, ma anche assicurarsi che tutti coloro che dovrebbero essere vaccinati lo siano in tempi rapidi. Sono state riposte grandi speranze nella distribuzione globale di vaccini promettenti, ma le campagne di vaccinazione affrontano molti ostacoli che possono compromettere le coperture vaccinali: disponibilità limitata di dosi, requisiti di dosaggio e stoccaggio, limitata disponibilità di spazi idonei e, non ultimo, di personale qualificato.
A complicare questo quadro già piuttosto complesso si aggiunge purtroppo la diffusione di notizie dai titoli sicuramente di effetto che rischiano di generare sfiducia pubblica e panico nella popolazione con conseguenze importanti in termini di adesione ai programmi vaccinali.
La vaccinazione, arma fondamentale nella lotta a questo nemico invisibile, è uno strumento di prevenzione primaria che ha radici profonde nella cultura della società umana; è stata ed è tuttora una delle più efficaci pratiche di Sanità Pubblica.
Prestando attenzione ai Paesi in cui le percentuali di copertura sono più elevate (Israele, Regno Unito, USA, etc…) notiamo i primi confortanti risultati ottenuti mediante la vaccinazione di un gran numero di individui e questi dimostrano un’inversione di tendenza della pandemia con una diminuzione dei casi, dei decessi e dei ricoveri ospedalieri, in particolare nelle terapie intensive. È decisivo che l’adesione ai programmi di vaccinazione anti Covid-19 sia massima affinché si possa tornare ad una nuova normalità. Questa sembra essere la migliore strategia per superare l’attuale crisi sanitaria mondiale, pertanto occorre che siano resi più efficienti i sistemi organizzativi ad essa dedicati, anche in Italia.
Gli Assistenti sanitari, figura cardine nell’intero processo vaccinale, rivestono, per gli ambiti specialistici propri della professione, un ruolo fondamentale nelle attività di Prevenzione, Educazione e Promozione alla Salute. Essere Assistenti sanitari in questo periodo evoca la grande tradizione storica e l’impegno che da oltre un secolo lega questa professione alle “Vaccinazioni”.
I molti Assistenti sanitari impiegati anche nella campagna vaccinale stanno esprimendo la loro “competence” di supervisione dell’intero processo, in una sapiente ed efficace collaborazione con le altre professioni sanitarie. Sono inoltre problem solver, proprio per le esperienze gestionali derivanti dall’applicazione dei Calendari vaccinali nazionali e regionali. Il management vaccinale si esplica dalle fasi della logistica a quelle della pianificazione, organizzazione, attivazione e monitoraggio delle attività operative passando attraverso la delicata fase del counselling e la gestione dell’esitazione vaccinale.
Il contributo degli Assistenti sanitari, in tutte le fasi del management e della operatività diretta, sarà un elemento qualitativamente imprescindibile e decisivo.
Maria Cavallo
Presidente della Commissione d’Albo Nazionale Assistenti sanitari
(fonte: quotidianosanita.it)